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I luoghi da visitare

Ci troviamo in un area ricca di luoghi da visitare e attività per persone di tutte le età. Questi sono i luoghi che più sugeriamo, conuna piccola descrizione e a quanti kilometri si trova da noi. Trova il piu adatto per te:

Norcia

Anticamente chiamata Nursia, Norcia è situata nel cuore della Valnerina, nella parete occidentale della pianura di Santa Scolastica, a poco più di 600 metri d’altitudine, al centro di un’area ricca di testimonianze archeologiche che confermano la presenza dell’uomo fin dal paleolitico medio.

– Comune di Norcia

Oltre a visitare la storica città è possibile fare lunghe passeggiate circondati dalla natura o provare i prodotti culinari tipici.

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Norcia

Castelluccio di Norcia

A 1.452 metri sul livello del mare, Castelluccio di Norcia è uno degli insediamenti più alti dell’Appennino, raggiungibile attraverso una incredibile strada panoramica.

Situato su una collina all’interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini in Umbria, questo piccolo borgo di poco più di 100 abitanti, si trova sopra il “Piano Grande” (1270 m), uno dei tre altopiani carsici che circondano Castelluccio, gli altri due sono Pian Piccolo e Pian Perduto; un tempo fondo di un antico lago appenninico, custodiscono riserve d’acqua sotterranee.

Ogni anno, da fine maggio a luglio, la pianura si trasforma in un tappeto di fiori colorati, uno spettacolare spettacolo della natura chiamato “La Fiorita”, quando fioriscono le lenticchie (per le quali Castelluccio è famoso), insieme a papaveri, fiordalisi, margherite, senape selvatica, orchidee e altri fiori. 

Castellucio di norcia
Castellucio di norcia

Spoleto

Spoleto è un’antica città situata in provincia di Perugia, ai piedi degli Appennini. Considerata uno dei centri turistici e artistici più importanti della regione, Spoleto è famosa in tutto il mondo per il Festival dei Due Mondi, iniziato nel 1958, durante il quale si svolgono spettacoli teatrali, lirici e di balletto di altissimo livello.

Di grande interesse: la Cattedrale, l’Arco di Druso e San Gregorio Maggiore.

Spoleto
Spoleto

Rasiglia

Rasiglia è anche conosciuta come “Borgo dei ruscelli” o “Venezia dell’Umbria”, per via dei corsi d’acqua che attraversano il piccolo centro della frazione: grazie ad essi si sviluppò una fiorente industria tessile sin dal medioevo, che dell’acqua ne sfruttava l’energia per la movimentazione dei telai.

Rasiglia
Rasiglia

Ciclovia vecchia ferrovia

Nel 1926 viene inaugurata la linea ferroviaria che collega la città di Spoleto con Norcia. All’epoca rappresentava un piccolo gioiello dell’ingegneria ferroviaria: lungo un tracciato di poco più di 50 chilometri furono realizzate 19 gallerie, 24 ponti e viadotti di grande pregio architettonico, con tratti di linea elicoidale e pendenze fino al 4,5% .

La ferrovia è stata chiusa nel 1968 e, dopo molti anni di inattività, nel luglio 2014 ed è stata aperta una pista ciclabile e pedonale sul tracciato della vecchia ferrovia, percorribile fino a Piedipaterno.

Il percorso è caratterizzato da strette gole, paesaggi di alta montagna con lievi pendenze, fino a raggiungere la sua massima quota nel punto in cui si trova la galleria della Caprareccia.

Ciclovia vecchia ferrovia
Ciclovia vecchia ferrovia

Rafting in canoa

Le attività fluviali sono accessibili a tutti, non richiedono una particolare preparazione tecnica o fisica e sono adatte anche ai bambini (a partire dai 4 anni). Vi verrà fornita l’attrezzatura completa e dovrete portare solo un costume da bagno.

Rafting canoa
Rafting canoa

Bagni di Triponzo

I Bagni di Triponzo, nell’Eneide, sono il luogo in cui l’acqua cristallina del fiume Nera si mescola con quella sulfurea e bianca delle acque termali. Costruito in Umbria nel 1887 su un’antica struttura romana, si trova nel cuore della Valnerina, circondato e protetto da boschi e alberi secolari. In questo luogo magico, ricco di fascino e storia, la natura offre salute e benessere, ingredienti per esperienze uniche, sperimentando l’energia dell’acqua e l’efficacia dei trattamenti bionaturali.

Bagni di triponzo
Bagni di triponzo

Cascia

La Basilica di Santa Rita da Cascia è un importante meta religiosa in umbria, inoltre in città sono da vedere soprattutto le eccellenti architetture medievali: la chiesa gotica di San Francesco, che colpisce per la bellezza del rosone e della porta ogivale, la chiesa di S. Antonio Abate, originaria del 1400 ma restaurata e modificata in epoca barocca, che all’interno presenta un ciclo di tele sulla storia del Santo. La collegiata di Santa Maria, uno degli edifici più antichi della città, risale al periodo longobardo, anche se è stata notevolmente modificata dai danni causati dai terremoti che caratterizzano la storia geologica di queste terre. All’interno si possono ammirare opere suggestive come il Crocifisso lignificato del 1400.

Di epoca gotica è anche la chiesa di S. Agostino, al cui interno si trovano magnifici esempi di affreschi di scuola umbra e perugina.

Cascia
Cascia

Cascata delle Marmore

La Cascata delle Marmore è una delle più famose d’Italia e tra le più alte in Europa. Si trova nella Valnerina, a poca distanza da Terni, inserita all’interno del Parco Regionale Fluviale del Nera. È formata dal fiume Velino, che si getta nel fiume Nera scendendo dal Lago di Piediluco.
Se avete in programma una visita in zona, è una tappa obbligatoria.

Per ammirare i salti della Cascata è possibile entrare da due diversi punti: il Belvedere Inferiore e il Belvedere Superiore. Il Belvedere Superiore, che si trova alla fine dell’omonimo paese di Marmore sulla strada che porta a Piediluco, offre una vista spettacolare del primo salto, mentre dal Belvedere Inferiore sulla strada che conduce in Valnerina è possibile avere una panoramica totale della Cascata e ammirarla in tutta la sua maestosità.

Marmore
Marmore

Museo della mummia di Borgo Cerreto

Il centro di documentazione “Baronio Vincenzi” è un polo scientifico e culturale che nasce su una prima raccolta di reperti antropologici e di storia del costume, legati alla vita e all’attività del medico Baronio Vincenzi. Il centro è sede del museo diffuso del Comune di Cerreto di Spoleto nel quale raccoglie le testimonianze archeologiche, storiche, antropologiche e ambientali nella molteplicità dei loro aspetti. I tre livelli dell’ edificio sono stati destinati a ospitare tre sezioni del Centro: una sala polivalente due sale espositive per i reperti antropologici e, nel livello più basso, un laboratorio permanente per lo studio delle mummie. La mostra sulle mummie di Borgo Cerreto presenta alcuni aspetti della vita del Borgo medievale attraverso i corpi mummificati di alcuni suoi abitanti, rinvenuti nelle cripte della Chiesa dei SS.
Gesù e Maria. Si tratta delle mummie di ventitré individui: nove uomini, sei donne, un’adolescente, cinque bambini e due neonati, di cui undici ancora nelle casse originali di legno. Si tratta di un materiale di studio prezioso in quanto non decontestualizzato. Lo stato di conservazione dei corpi appare assai diversificato: otto mummie sono ben conservate, sette parzialmente ed otto scheletrizzate.

Lo studio delle vesti e del corredo personale, unitamente alla tipologia delle bare, ha permesso di datare le sepolture fra la prima metà del ‘700 e la prima metà dell’800. Gli studi condotti sulle mummie e sugli altri reperti hanno rivelato particolari della vita quotidiana, della alimentazione, delle malattie, delle pratiche chirurgiche di una piccola comunità umana che visse e si sviluppò tra le case, i vicoli, i palazzetti e i campi di un angolo della Valnerina.

Museo mummia borgo Cerreto
Museo mummia borgo Cerreto

Museo dei tartufi

All’interno del Museo si può rivivere la storia della famiglia Urbani e i grandi avvenimenti accaduti nel corso degli anni.

Sono presenti nel museo antiche fatture scritte a mano, telegrammi e lettere anche personali ricevute dagli Stati Uniti.

Tanti gli oggetti del passato presenti nelle sale, come ad esempio i primi lavatoi a mano improvvisati nella casa-azienda di Carlo Urbani e di sua moglie Olga, o la lettera di ringraziamento del presidente Ronald Reagan per quei 1,1 KG di tartufo inviato dai fratelli Bruno e Paolo.

Il museo dai primi passi mossi dalla famiglia Urbani nel passato, arriva alla “Confraternita del Tartufo”, nata negli anni ’80, e al riconoscimento del Cavalierato del Lavoro a Paolo Urbani nel 1996.

Museo tartufi
Museo tartufi

Parco nazionale
dei Monti Sibillini

Il parco comprende un territorio di oltre 70.000 ettari forgiato dalle forze della natura e dipinto a tratti da millenni di storia e cultura locale dove, ancora oggi, si percepisce la magica presenza della mitica Sibilla, aleggiano i ricordi di antichi riti e si tramandano suggestive leggende.

I Sibillini costituiscono una catena montuosa di origine prettamente calcarea che è stata profondamente modellata dall’azione dei ghiacciai del Quaternario, le cui tracce sono riconoscibili negli splendidi circhi glaciali del Monte Vettore, del Monte Bove, dell’alta Valle dell’Ambro, della Val di Tela (Monte Rotondo) e nelle valli ad “U”sottostanti. Particolarmente evidenti sono anche i fenomeni carsici nei piani di Castelluccio e nelle numerose doline ubicate nell’alta Val di Panico, in quella dell’Ambro, a Palazzo Borghese oltre che nei solchi e nelle cavità delle pareti rocciose delle valli principali dove affiora il calcare massiccio, quali ad esempio la Valle del Tenna, dell’Ambro e del Fiastrone.

Parco nazionale dei monti sibillini
Parco nazionale dei monti sibillini

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